Agenzia Investigativa Milano | Argo Investigazioni

AGENZIA INVESTIGATIVA MILANO

INDAGINI SU COLF E BADANTI

Agenzia investigativa Milano: Indagini su Colf & Badanti

Sono sempre in costante aumento i reati commessi nell’ambito del lavoro domestico da parte di coloro che svolgono attività di assistenza, protezione e cura di anziani e non (badanti) e di coloro che provvedono alla manutenzione, gestione e pulizia di unità abitative (colf). I reati che si possono consumare sono diversi,  si parla infatti da fenomeni delittuosi di basso o medio allarme sociale come furti, appropriazioni indebite, danneggiamenti a cose o persone, minacce, violenze private, percosse e lesioni a vere e proprie truffe, a maltrattamenti e soprusi, circonvenzione di incapace, atti persecutori (stalking), estorsioni, ecc.

Spesso i reati commessi da colf o badanti sono quelli contro il patrimonio. Il reato più comune tra questi è il delitto di furto, disciplinato dal nostro ordinamento giuridico dall’art. 624 del c.p.

Secondo diverse statistiche studiate a livello nazionale, infatti, sono sensibilmente incrementate le ruberie all’interno delle abitazioni di coloro che richiedono l’assistenza di colf o badanti: sottrazioni di cose mobili quali monili, denaro, oggetti preziosi ma anche semplicemente di generi alimentari di prima necessità. Si parla quindi di tutto ciò da cui si ricava un profitto economico basso o alto che sia. Tutto questo potrebbe essere dovuto alla continua, alcune volte quotidiana, presenza del lavoratore domestico all’interno di abitazioni altrui, alla materiale disponibilità di oggetti all’interno di queste ed alla facilità con cui è possibile appropriarsene. In questi casi per il lavoratore domestico è fin troppo semplice commettere un reato nei confronti di una persona anziana.

Alcune volte, inoltre, queste sottrazioni avvengono durante periodi di assenza prolungata o meno da casa dei proprietari, in quanto colf e badanti fanno tesoro di orari di lavoro, di abitudini e stili di vita, della conoscenza di periodi di ferie e si introducono furtivamente nelle predette abitazioni incorrendo altresì nel delitto di violazione di domicilio. Il reato di violazione è sancito dall’articolo 614 del c.p. del nostro ordinamento giuridico. Tale reato, come recita appunto il predetto articolo del c.p., prevede che ci si introduca abusivamente o ci si intrattenga clandestinamente, in abitazioni altrui, luoghi di privata dimora o nelle appartenenze di essi contro l’espressa o tacita volontà di chi è legittimamente titolare dello ius excludendi.

Investigatore privato Milano: La Nostra Indagine

Può essere quindi importante affidarsi ad un investigatore privato Milano per reperire informazioni utili su eventuali assunzioni di colf o badanti. Avere la sicurezza che la persona che quotidianamente si reca dai nostri cari anziani, o che si occupa delle faccende di casa, sia una persona per bene fa sicuramente la differenza nella nostra vita.

L’investigatore privato Milano può scoprire, attraverso un classico conferimento d’incarico per espletare investigazioni private, informazioni necessarie ai fini del mandato. Non è raro per l’investigatore privato Roma e Milano svolgere questo tipo di investigazioni. Le indagini vengono svolte in diversi modi, a seconda del caso specifico: alcune volte l’investigatore privato Milano dovrà seguire la badante, o colf, attenzionata vedendo così i suoi spostamenti e stilando poi un profiling psicologico; altre volte invece l’investigatore privato Milano dovrà installare, con il consenso del titolare dello ius excludendi, delle telecamere occulte dentro l’abitazione, controllando così se vengono commessi i suddetti reati e sporgere una denuncia successivamente.

Oltre i predetti reati che un lavoratore domestico può effettuare ai danni dei nostri cari, in altro comune delitto spesso cagionato da esercenti di lavoro domestico è quello della truffa disciplinato dal nostro ordinamento giuridico e punito dall’articolo 640 del c.p. Molto spesso infatti le persone più deboli, le quali sono aggirabili più facilmente, vengono turlupinate, fatte oggetto di artifizi e raggiri e per l’effetto tratte in inganno. Tali soggetti infatti, come anziani o disabili, lasciati colposamente soli dai propri familiari, sperando nella buona fede di coloro che li assistono e nutrendo in essi piena fiducia, vengono da colf e badanti (o da loro complici) adescati scorrettamente, in maniera fraudolente, ed indotti in errore.

In maniera simile, ma più in particolare, è da approfondire la circonvenzione di persone incapaci, disciplinato dal nostro ordinamento giuridico di cui all’art. 643 c.p., appartenente al medesimo ‘genus’ della truffa, tra i reati compiuti nell’ambito del lavoro domestico. Generalmente, infatti, i soggetti che si avvalgono di lavoratori domestici si trovano in situazioni di infermità, fisica o mentale, di squilibrio e di vulnerabilità e di tale deficit psicofisico ne viene fatto abuso per manipolarne la volontà, attraverso forza persuasiva, e convincere loro a compiere determinati atti pregiudizievoli, a scopo di lucro. Un esempio la classica redazione di un atto di procura alla riscossione di denaro in nome e per conto della persona offesa, così come la costituzione di un libretto cointestato, oppure la stipulazione di un contratto oneroso, la cessione di titoli o quote azionarie, la sottoscrizione di lasciti testamentari, la cessione di proprietà immobiliari e così via.

Nel lavoro domestico, un fattore da non sottovalutare assolutamente è lo stalking, con tutti gli atti persecutori di cui all’art. 612 bis del c.p., che costituisce il 20% circa del totale dei reati nel lavoro domestico. Non di rado, infatti, finito il rapporto lavorativo, alcuni lavoratori si trasformano in persecutori per l’ex datore di lavoro, spesso anziano, e/o la sua famiglia. La persona che commette atti persecutori, il c.d. stalker, come stabilisce il c.p. all’art. 612 bis, effettua diverse condotte, reiterate, minatorie e/o molestative, le quali comportano uno stato di paura e/o ansia alla vittima, destabilizzando così la serenità di quest’ultima e della sua famiglia.

Investigatore privato Milano: quando rivolgersi ad un’agenzia investigativa?

Uno dei problemi principali è che i reati subiti dalle badanti o colf spesso non vengono denunciati, per paura magari delle minacce subite o anche per vergogna. È opportuno, quindi, rivolgersi all’investigatore privato Milano quando si nota che un familiare, al quale è stato assegnato una badante, o colf, ha un atteggiamento strano quando si parla di quest’ultime figure professionali.

Rivolgersi all’investigatore privato a Roma e a Milano, anche solo per una consulenza, può giovare alla salute dei nostri cari.

Gli episodi di maltrattamenti effettuati da colf o badanti sono, nostro malgrado, ancora troppo frequenti. Diventa quindi essenziale rivolgersi all’investigatore privato Milano, il quale potrà reperire il materiale probatorio video fotografico utilizzabile in sede giudiziaria attraverso un’investigazione privata.

Investigatore privato Milano: la giurispurendeza sui maltrattamenti contro i familiari

Ad oggi, la nostra giurisprudenza di legittimità è fortemente orientata pensare che tali episodi siano deplorevoli e che rientrino all’interno della fattispecie di cui all’articolo 572 del codice penale, rubricata come ‘maltrattamenti contro familiari e conviventi’. Peraltro, secondo alcune recenti pronunce degli ermellini, il reato di maltrattamenti può intendersi integrato non solo da comportamenti commissivi, come ad esempio azioni oppressive e vessatorie nei confronti della persona offesa, ma anche da omissioni di deliberata indifferenza verso i bisogni della vittima: è sufficiente, infatti, che la badante, o colf che sia, ponga in essere uno stato di abbandono tale da cagionare uno stato di sofferenza pisco-fisica alla vittima. È pertanto fondamentale anche in questa ipotesi avvalersi di un investigatore privato Milano al fine di dimostrare il comportamento omissivo dell’agente verso la vittima

L’investigatore privato Milano, dell’agenzia investigativa Argo, attraverso il suo intero team interviene in maniera mirata, acquisendo prove inconfutabili utilizzabili in sede di giudizio.

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